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Torta di mele "finisce in un secondo"!

Il nome di questa ricetta non è affibbiato a caso, nè tanto meno risale a qualche antica e suggestiva tradizione di famiglia... no no! La verità è che dal momento in cui è stata pronta a quello in cui mi sono detta "Beh, anche se è una ricetta semplice potrei metterla sul blog" la torta era ... finita! Scomparsa, smaterializzata per rimaterializzarsi nelle pance dei miei familiari, che commentavano a bocca piena "Buona buona, cavolo, veramente buona! Perchè la fai così piccola???"
(risposta: perchè la tortiera a cerchio apribile che ho è piccola! Regalatemene un'altra, ad esempio!)
Ecco... quindi questa ricetta esce in versione limitata e senza foto a causa dell'ingordigia della Sky-family!!
Una piccoal precisazione: la torta di mele è un grande classico e sono sicura che ogni casalinga che la sa cucinare ha la sua ricetta, che è diversa da ogni altra e secondo lei è la più buona! Le ho viste soffici e alte come la margherita con le fettine di torta sopra, altre volte più basse con la torta a cubetti messa nell'impasto, a volte sotto forma di apple-pie con il coperchio di frolla e il cuore morbido e altre volte più simili alla mia, una specie di crostata soffice di mele in sostanza. Questa è la mia versione, che non pretende di essere migliore delle altre, ma solo di compiacere il palato della mia famiglia! :)


INGREDIENTI
250 gr farina 00
125 gr burro a pezzettini, ben freddo
1 uovo intero
50 gr zucchero a velo
mezza bustina di lievito per dolci (io uso il vanigliato Paneangeli ma va bene qualsiasi)
scorza di mezzo limone (solo la parte gialla, gratuggiata) o altro aroma a piacere (ad es vaniglia)
3 mele renette
2 cucchiai di marmellata di albicocca (o altro gusto a picere, ad es la mora ci sta molto bene)
succo di 1 limone
2 cucchiai di zucchero semolato
un pizzico di cannella (opzionale)


PREPARAZIONE
Accendere il forno a 180° C con il ripiano posizionato nella scanalatura più bassa.
Preparare al pasta frolla: si può fare a mano, oppure nella planetaria con il gancio K oppure nel mixer tritatutto se è abbastanza capiente. A mano si fa così: in una ciotola versare la farina setacciata insieme al lievito, aggiungere il burro ben freddo a cubetti piccoli e lavorare con la punta delle dita pizzicando il burro e amalgamandolo alla farina. Quando si avrà la consistenza "sbriciolosa" si aggiunge lo zucchero a velo e l'uovo sbattuto e si amalgama velocemente con le mani. E' importante farlo in maniera rapida ed energica perchè non bisogna scaldare l'impasto e fare sciogliere il burro con il calore delle proprie mani. Solo se proprio non si riesce ad ottenere una pasta liscia e omogenea, aggiungere un cucchiaio o due di latte freddo e impastare ancora per ottenere la palla di frolla, ben soda e compatta. Nel mixer o nella planetaria invece bisogna mettere metà farina circa con il lievito, il burro e subito l'uovo e lo zucchero e frullare a intermittenza (o lavorare a velocità bassa nella planetaria) finchè non solo leggermente amalgamati, quindi aggiungere l'altra metà farina e continuare a dare brevi colpi col mixer (o a impastare con la planetaria) finchè non si ottiene una palla compatta, liscia e solida.
A questo punto la frolla DOVREBBE frollare, cioè riposare in frigorifero avvolta nella pellicola trasparente per un periodo che, più lungo è, meglio è. Minimo 1 ora, massimo 24 ore... idealmente almeno 6. Se non fare il riposo la torta viene buona lo stesso, il riposo migliora solo la consistenza della frolla. Dopo il riposo, la frolla va stesa su un foglio di carta forno usando il mattarello ad uno spessore di circa mezzo centimetro, quindi va messa (con la sua carta forno sotto) dentro ad una tortiera o uno stampo per crostata, premuta bene per fare aderire i bordi e bucherellata sul fondo con una forchetta per evitare che si gonfi diventado "a gobbe" durante la cottura.
Quindi si preparano le mele: vanno sbucciate, eliminata la parte centrale dura e tagliate a fettine uniformi. Appena tagliate vanno messe in una ciotola e condite con il succo di limone e lo zucchero, così non anneriranno all'aria e in cottura si caramelleranno leggermente.
Stendere sulla frolla uno strato sottile di marmellata, quindi sistemarvi le fettine di mela cercando di fare dei cerchi concentrici o comunque mantenendo un certo ordine. Quindi, se piace, cospargere con una spolverata di cannella e infornare. La cottura è di circa 45-50 minuti, comunque si capisce che la torta è cotta quando i bordi saranno un po' gonfi e di un bel color "biscotto", non bruciacchiati ma neanche pallidi come quando era cruda. Fare raffreddare nello stampo, quindi mettere sul piatto di portata e... mangiare in fretta prima che finisca in un secondo!!!


NOTE
Ho specificato che le mele devono essere renette. In verità anche altre varietà sono buone per questo tipo di torta, ad esempio mi piace molto l'acidità delle granny smith che contrasta con il dolce però le renette sono per eccellenza le più indicate per questo tipo di torta in quanto contengono pochissima acqua, sono molto farinose e non si corre il rischio che rilascino acqua in cottura e inzuppino il fondo della torta che risulta così molliccio e poco gradevole. In alternativa, al posto della marmellata si possono sbriciolare sul fondo della torta degli amaretti o altri biscotti che dovrebbero aiutare ad assorbire il liquido rilasciato dalle mele e "salvare" il fondo di frolla. La marmellata si potrebbe diluire in acqua calda e spennellarla sulle mele prima di infornare, in questo caso.


L'IDEA IN PIU'
Questa torta è già di per sè abbastanza umida e non risulta appiccicosa o gommosa, ma può essere lo stesso goloso servirla accompagnata da un ciuffo di panna montata o una crema inglese classica o aromatizzata alla vaniglia o alla cannella.

A grande richiesta... le foto della cucina!

Eccola qua, la modesta cucina dove la Sky (sìssì, con l'articolo davanti al nome proprio!! Per far cadere i capelli alla mia maestra delle elementari!!!) spadella e spignatta con soddisfazione!
Purtroppo in questi giorni spadella e spignatta meno del solito, perchè la Sky-nonna è in ospedale e il tempo libero lo passo là, quindi i prodotti culinari del momento sono decisamente semplici e non degni di nota... ma tornerò! (non so se suona più come una promessa o una minaccia, ah ah ah!!!)
Oggi meditavo di fare una torta di mele, se per caso ne ho il tempo... vedremo! Intanto, vi presento la mia piccola cucina, ecco il lato A:



... e il lato B:




La prossima mi serve grande il doppio, come minimo... non ci sta più niente!!!
(prego notare il coprisedia con la coda che piace tanto ai miei gatti e la mitica planetaria, gioia e orgoglio di mammina sua!!!)

Biscotti golosi alla crema di caffè

Ieri pomeriggio ero lì sul mio bel divano, con una tazza di thè earl grey fumante in mano, un buondì al cioccolato nell'altra, il gatto che fuseggiava beatamente sulle mie ginocchia e un pensiero che mi frullava in testa: ho voglia di fare dei biscotti. Ho resistito il tempo di finire il buondì, poi mi sono dovuta precipitare in cucina ad esaminare le scorte e valutare cosa avrei potuto fare nell'ora che mancava prima di preparare la cena... ho optato per dei golosi biscottoni farciti con crema al burro aromatizzata al caffè! Meno male che li ho fotograftai subito appena pronti, perchè ne sono sopravvissuti davvero pochi all'assalto delle bocche fameliche di casa mia!!! ;)
Sono facili, sono buoni e sono troppo grossi: la prossima volta li farò più sottili e anche più piccoli di diametro... così uno può mangiarne di più prima di sentirsi in colpa veramente!!! :P




INGREDIENTI
per circa 20 biscotti grandi
375 gr farina 00 autolievitante
160 gr burro freddo a dadini
120 gr zucchero semolato
1 uovo leggermente sbattuto
4 cucchiai di acqua fredda
1 cucchiaio di caffè in polvere solubile (Nescafè)

per la crema:
100 gr burro a pomata
140 gr zucchero a velo setacciato
2 cucchiaini di caffè solubile in polvere
1 cucchiaio d'acqua fredda

per guarnire:
zucchero a velo e un chicco di caffè, oppure cioccolato bianco fuso o altro a piacere

PREPARAZIONE
Accendere il forno a 180°C. Foderare due placche da forno con carta da cucina.
In una ciotolina sciogliere il caffè solubile nell'acqua, aggiungere l'uovo e sbattere leggermente.
Setacciare la farina in una ciotola e aggiungere il burro a cubetti. lavorare con la punta delle dita pizzicando il burro fino a ridurlo a fiocchetti sottili: si otterranno delle briciole simili a briciole di pane. A questo punto aggiungere lo zucchero e il composto di uovo e caffè. Lavorare con una spatola inizialmente e quindi con le mani per ottenere un'impasto sostenuto e omogeneo simile ad una frolla. Non lavorare a lungo, solo quanto basta per amalgamarlo, per non sciogliere il burro con il calore delle mani. Stendere la frolla tra due fogli di carta forno infarinati usando un mattarello. la ricetta diceva ad uno spessore di mezzo cm, ma secondo me è troppo visto che poi crescrenno un pochino in altezza durante la cottura... in base a questo, io consiglio di stendere l'impasto più sottile, diciamo circa 3 mm. Ritagliare con uno stampino per biscotti smerlato di circa 5 cm di diametro tanti biscotti (si può anche usare un bicchiere con il bordo infarinato, in mancanza di stampini appositi) e disporli sulla placca da forno a distanza di circa 3-4 cm l'uno dall'altro. Impasta di nuovo i ritagli di pasta velocemente con le mani e stenderli di nuovo, ritagliando altri biscotti. proseguire così fino ad esaurire l'impasto. Infornare la prima teglia a metà altezza nel forno già ben caldo e mettere l'altra nel frigorifero.
Cuocere per circa 10-12 minuti e appena dorati togliere dal forno e cuocera l'altra teglia. Lasciare intiepidire per qualche minuti sulla teglia e quindi trasferirli su una gratella per farli raffreddare del tutto.

Nel frattempo si prepara la crema al burro: in una bastardella mettere il burro a pomata e aggiungere lo zucchero a velo frullando con uno sbattitore elettrico. Montare il composto per alcuni minut, finchè sarà soffice e gonfio quindi aggiungere il caffè sciolto nel cucchiaio d'acqua e amalgamare.
Appena i biscotti sono freddi, si possono farcire: mettere la crema in un sac à poche con la bocchetta a stella e depositare la crema su metà dei biscotti, senza andare proprio fino ai bordi. Chiudere sovrapponendo i biscotti rimasti a quelli farciti e premere leggermente, così la crema arriverà vicino ai bordi e si vedrà, ma senza fuoriuscire.

Per decorare io ho posizionato una strisciolina di carta forno al centro di ogni biscotto e poi ho spolverato con lo zucchero a velo, quindi ho rimosso la carta forno e ho incollato un chicco di caffè al centro con un goccio di glassa (un cucchiaio di zucchero a velo sciolto in un goccio d'acqua). Una decorazione alternativa può essere a base di cioccolato bianco, sciogliendo a bagnomaria del cioccolato e facendolo colare con la punta di un cucchiaino, disegnando delle righe o delle spirali su ogni biscotto.
Vanno conservati in frigorifero, però è meglio tirarli fuori con buon anticipo per permettere al burro di tornare morbido, altrimenti la farcitura risulta poco soffice.

NOTE:
Io spesso mi trovo scomoda ad usare le siringhe da pasticceria per farcire i dolci, perchè le mie sono piccole e perchè poi mi scoccio a lavarle ;) quindi di solito uso un sac ò poche versione usa e getta: prendo la bocchetta della siringa e un sacchettino per congelare i cibi. Taglio un angolino in basso e ci infilo la bocchetta, poi riempio il sacchettino con la crema, attorciglio il sacchetto in alto e lo uso come sac à poche, spremendolo fino in fondo. Poi basta tirare fuori la bocchetta rompendo il sacchetto per lavarla, e si getta via tutto il resto.

Squisita vellutata ai funghi

Eh sì, quando ci vuole ci vuole: squisita è davvero la parola giusta per definire questa vellutata! Che, chissà perchè, non mi ispirava affatto all'inizio e in effetti ero recalcitrante a provarla... ma mi facevano pena quei poveri champignon che avevo in frigorifero già da due giorni e così, più per la sacra regola del "non si butta via niente" che per vera ispirazione culinaria, ho deciso di provare. Diciamo anche che la mia dolce metà ci ha messo del suo, insistendo per volerla fare e aiutandomi... ecco il risultato di questa semplice ma deliziosa ricettina a quattro mani:



INGREDIENTI
per 2-3 persone
1,25 lt brodo di pollo o brodo vegetale
20 gr funghi porcini secchi
8 funghi champignon affettati
1 cipolla affettata sottile
2 spicchi d'aglio finemente tritati
noce moscata
prezzemolo
30 gr burro
30 gr farina 00
olio d'oliva extravergine, sale e pepe q.b.


PREPARAZIONE
Mettere in ammollo in funghi secchi in acqua tiepida per circa 20 minuti, finchè non saranno morbidi.
Affettare i funghi champignon e la cipolla, tritare finemente l'aglio. Mettere il brodo a riscaldare in un pentolino a parte.
In una padella versare 2 o 3 cucchiai d'olio d'oliva, aggiungere appena caldo la cipolla e l'aglio e lasciare insaporire per un paio di minuti (senza che diventino scuri, altrimenti sapranno di bruciato e amaro!) quindi aggungere i funghi champignon a fette e spadellare per 5 minuti a fiamma media, regolando di sale e aggiungendo una bella spolverata di prezzemolo tritato (tenerne da parte un pochino per la decorazione finale). Appena saranno morbidi, togliere qualche fungo e tenerlo da parte per la decorazione e aggiungere i funghi secchi precdentemente risciacquati per eliminare eventuali residui terrosi. Filtrare con attenzione l'acqua di ammollo dei funghi (non usare il fondo che è sempre pieno di terra e impurità) e aggiungerla nella padella. Alzare un po' la fiamma e far cuocere per cinque minuti circa, a lento bollore. Trasferire quindi il tutto in un frullatore, se necessario aggiungere un paio di mestoli di brodo e frullare fino ad ottenere una crema molto liscia e vellutata.
In una casseruola preparare la roux (che non è indispensabile, ma conferisce più sapore oltre ad una consistenza migliore) facendo sciogliere a fiamma dolce il burro e aggungendo la farina tutta in una volta, mescolando con una frustina a mano per evitare grumi, fare tostare leggermente per un paio di minuti sempre mescolando, stando attenti a non farlo scurire troppo. Versare quindi un mestolo di brodo caldo e stemperarlo nella roux con la frusta sciogliendo tutti i grumi, quindi aggiungere gradualmente un mestolo alla volta tutto il brodo, sempre mescolando con la frusta e stando attenti a non formare grumi. Si otterrà una simil-besciamella molto liquida e vellutata. Versare adesso il composto di funghi frullato nella casseruola, amalgamarlo bene, assaggiare ancora per regolare di sale e pepe e fare cuocere a fiamma bassa per circa 20 minuti o fino a che non sarà sufficientemente addensato.
Al momento di servire si può aggiungere al centro un cucchiaio di panna leggermente sbattuta, le fettine di funghi precdentemente tenute da parte e una spolverata di prezzemolo. Accompagnare con crostini di pane.

NOTE
La roux è la stessa base che si sua per preparare la besciamella, in questo caso però utilizziamo meno burro e farina in percentuale rispetto alla quantità di liquido perchè non vogliamo che risulti troppo densa, considerato che deve cuocere ancora 20 minuti. Se desiderate una crema più solida, basta aumentare leggermente le dosi di burro e farina.

Vale la pena di spendere due parole sul brodo, anzi facciamo sei: IL BRODO DI DADO E' PESSIMO. Ecco, l'ho detto! Non dico che non sia pratico, lo so che lo usano tutti... però ragazzi teniamo presente che pretendere di fare una buona zuppa o vellutata con un brodo scadente è come voler fare un abito di alta moda con una stoffa da due lire: al primo momento forse uno non se ne accorge, ma all'assaggio o al tocco immediatamente ci si rende conto che la differenza c'è e si sente.
Fare il brodo è facilissimo perchè si fa in fretta e non c'è bisogno di sorvegliare la pentola, io di solito lo faccio la sera mente mi guardo un bel film! Si prendono avanzi della carne desiderata (ad es. carcasse di pollo e ali, i macellai le vendono a prezzi assolutamente ridicoli! Si possono anche usare insieme ossa di manzo e maiale o manzo e vitello, ad esempio) nell'ordine di circa 1,5 kg di carne per fare un litro abbondante di brodo e si aggiungono delle verdure (che non serve neanche tritare, basta farli a pezzi grossolanamente: cipolle, carote, sedano, porri, gambi di prezzemolo) e si mette il tutto in una bella pentolona capiente, si ricopre di acqua fredda e si porta a bollore. Quando bolle, con una schiumarola si elimina la schiuma e le impurità che vengono a galla e poi si lascia sobbollire a fiamma bassissima per 2-3 ore, quindi si eliminano verdure e carne e si filtra il brodo. Questo brodo si può poi allungare con acqua, se risulta troppo forte, e si conserva comodamente in freezer, sia nei contenitori per il ghiaccio (comodo per fare i sughi) che in contenitori di plastica più grandi per fare zuppe e minestre.

Pane all'uva ("Pan Tramvài")

Il pane con l'uva è un tipo di pane dolce molto diffuso qui in Brianza, e con una forma leggermente diversa anche nel resto d'Italia. Il nostro pane con l'uva, anche detto Pan Tramvài, è caratterizzato dall'avere un peso specifico notevole :P, una grandissima quantità di uvetta all'interno e poca mollica, al contrario di molte altre ricette che ho trovato sul web che si riferiscono ad un pane molto più soffice e ricco di mollica, spesso in cassetta... quasi una torta più che un pane, insomma!
Ho trovato la ricetta anni fa su un forum del quale purtroppo non ho salvato l'indirizzo, ma l'ho poi variata nel corso del tempo fino ad arrivare al risultato secondo me più sodisfacente, ad esempio ho anche eliminato lo strutto dagli ingredienti in favore del burro, cosa che sicuramente lo renderà gradito anche ai vegetariani.



INGREDIENTI
per circa 8 panini, come nella foto
500 gr farina 00
25 gr lievito di birra fresco
90 gr zucchero
250 ml latte tiepido
1 cucchiaino raso di sale fino
1 grossa noce di burro (circa 25-30 gr)
500 gr uvetta sultanina
1 cucchiaio di malto (facoltativo, serve a far diventare il pane più dorato)

PREPARAZIONE
Mettete l'uvetta in un recipiente con dell'acqua calda e lasciatela rinvenire finchè è morbida, cambiando l'acqua un paio di volte (ci vorrò circa mezz'ora) Poi scolatela e asciugatela con carta da cucina.
Nel recipiente della planetaria mettete il lievito sbriciolato con le mani e qualche cucchiaio di latte tiepido e uno di zucchero (entrambi sottratti dal totale indicato nella lista degli ingredienti) e fatelo sciogliere mescolando, quindi aggiungere la farina e inziare a impastare con il gancio da pane, a velocità bassa. Aggiungere il latte tiepido, quindi in burro morbido a pezzettini e lasciare lavorare la macchina finchè tutti gli ingredienti saranno ben amalgamati e si avrà un impasto liscio e omogeneo (circa 10 minuti), poi aggiungere il sale, lo zucchero rimasto e l'uvetta. Inizialmente sembrerà che l'uvetta stenti ad amalgamarsi al composto, ma lasciate lavorare la macchina sempre a bassa velocità finchè non sarà completamente amalgamata, ci possono volere altri 5-10 minuti. Alla fine della lavorazione l'uvetta deve essere ben distribuita nell'impasto, e l'impasto deve staccarsi con facilità dalle pareti della planetaria, se non fosse così e risultasse ancora appiccicoso aggiungere ancora un cucchiaio di farina e aspettare che sia assorbito continuando a mescolare. Continuare ad aggiungere un cucchiaio di farina alla volta finchè l'impasto non sarà più molle e appiccicoso e si staccherà con facilità dalle pareti del recipiente.
A questo punto rovesciare l'impasto in una grossa ciotola capiente (diventerà almeno il doppio, quindi non usate una ciotola piccola!) e copritela con un canovaccio pulito. Riponetela in un ambiente tiepido, ma non direttamente sulla fonte di calore. Ad esempio, sul calorifero non va bene perchè il calore eccessivo uccide i lieviti mentre io di solito riscaldo per 30 secondi il forno a 100°C, appena sento che è appena tiepido lo spengo e metto la ciotola nel forno, spento e chiuso. Lasciare riposare per 2 ore circa, senza scoprire e far prendere freddo all'impasto, o fino a che non è raddoppiato di volume.
A questo punto rovesciare l'impasto su una spianatoia infarinata e dividerlo in 8 parti più o meno uguali (si possono pesare, se vi aiuta a fare delle pezzature uguali). Stendete ogni pallina di pasta con un mattarello per ottenere una striscia rettangolare, larga circa 15 cm e lunga 25 cm. Arrotolare la striscia su se stessa, come per fare un salsicciotto, premendo con le mani un po' alle ue estremità per renderle affusolate e più piatte. Riporre il panino così ottenuto con la piega verso il basso su una teglia infarinata e ripetere per tutte le altre 7 porzioni di pane rimaste. Avere cura di lasciare una decina di cm tra un panino e l'altro perchè ancora dovranno lievitare, sempre in luogo tiepido e coperti dal canovaccio, per altri 60 minuti circa.
Quindi accendere il forno a 200°C, girare i panini sottosopra (in modo che la piega risulti in alto, si aprirà nella cottura e renderà i panini più belli! Nella mia foto sopra non è stato fatto questo passaggio, purtroppo l'ho scoperto dopo!!) e far cuocere per circa 20-25 minuti. Eventualmente girare di nuovo i panini per farli dorare anche sotto.
Sono deliziosi mangiati tiepidi!


NOTE
Io uso la planetaria per impastare il pane, non ho la macchina per fare il pane quindi non so dirvi se questa ricetta è adatta ad essere fatta con la macchina per il pane usando le stesse dosi e procedimento... magari se qualcuna ci vuole provare, ci faccia poi sapere come viene!!
Sicuramente si può anche fare questo pane a mano, a patto di avere molta forza e pazienza perchè è fondamentale che l'impasto sia lavorato a lungo affinchè risulti ben amalgamato e lieviti in maniera uniforme. Se lo fate a mano (come facevo prima di avere la planetaria!), cominciate facendo la fontana con la farina, aggiungere al centro il lievito, il latte e lo zucchero, amalgamarli bene e poi procedere seguendo le istruzioni. Quando si fa qualsiasi tipo di pane è sempre importante non mettere il sale all'inizio vicino al lievito, ne ostacolerebbe il risveglio che invece avviene grazie agli zuccheri che nutrono i lieviti, al latte tiepido e all'impastare energico: quindi aggiungere sempre il sale verso la fine, dopo aver già lavorato il lievito con gli altri ingredienti per diversi minuti.

Aihmè, tocca pulire...

La cosa brutta delle cucine è... che si sporcano! E ahimè, ogni tanto tocca pulirle di fino!!
Ovvero togliere tutti i suppellettili dimenticati da Dio e dall'uomo dagli armadietti (lo sapevate che avevo un affare per tagliare la verdura a spirale?? Io no di certo!!), pulire benebenebene tutti gli angolini nascosti, far fare gli straordinari alla lavastoviglie (che in effetti quando la apro e la ricarico DI NUOVO mi guarda con una faccia che implora pietà e farebbe commuovere anche il più crudele dittatore genocida... ma non me, ah ah ah!!), recuperare confezioni di pasta degli anni '90 rimaste chissà come in un angolino della dispensa e buttarle con dispiacere, porsi amletici interrogativi come "ma le spezie, scadono davvero o mettono la scadenza solo perchè sono obbligati?" destinati a restare -forse- senza risposta, sbrinare il mostruoso titanico frigorifero e pulire pure i vetri perchè prima delle feste in un impeto di gioioso spirito natalizio li avevo impiastricciati facendo adorabili disegnini con la neve spray... che probabilmente contiene l'attak, visto che non si stacca dai vetri neppure con la carta vetrata e le peggio parolacce!!!
Eh beh, cosa dire? Mi tocca! Fortuna che ho due gatti molto collaborativi, che ci mettono del loro passeggiando con grazia sui ripiani in inox appena lucidati... grazie, grazie davvero!!! Il lato negativo della questione è che quando avrò finito di tirarla a lucido quetsa cucina sarà bella come quando me l'hanno consegnata 5 anni fa e io non cucinerò più per almeno due giorni perchè mi dispiacerà sporcarla!! Quindi in assenza di nuove ricette, saprete perchè! :P
E ora torno a pulire, straccetti, detersivi e gatti-colf mi chiamano a gran voce...! :-/


Spiedini di pollo marinato con insalata all'avocado e cous cous

Un paio di sere fa mi sono cimentata in questo piatto unico, su gentile richiesta della mia dolce metà che ama tantissimo queste preparazioni, mettendo insieme tre cose diverse che avevo preparato in altre occasioni: il risultato è stato piacevole sia alla vista che al gusto! ;)
Gli spiedini di pollo sono davvero semplicissimi e sono un modo diverso di mangiare il solito petto di pollo (si possono fare anche col tacchino o entrambi e l'aggiunta di miele alla marinatura aiuta a fargli prendere un delizioso colorino dorato e a formare una fantastica crosticina caramellata che trattiene all'interno i succhi della carne), l'insalata con l'avocado e i crostini è presa (quasi uguale uguale!) dal nuovo libro di Simone Rugiati (bravissimo giovane chef toscano del Gambero Rosso!) mentre il cous cous è un piatto semplicissimo che si può mangiare sia caldo che freddo, io l'ho preparato in versione vegetariana con tutte le verdure che avevo in giro per il frigorifero da smaltire! ;)
Chiedo perdono per la foto, parecchio bruttina... purtroppo è fatta con il telefonino e la fretta di mangiare il tutto ci ha sottratto la pazienza necessaria per farne altre prima di assaggaire!!!
Metto le tre ricette separate, perchè in effetti non è necessario presentarle insieme come ho fatto io.




SPIEDINI DI POLLO MARINATI 

INGREDIENTI 
per 2 persone
4 fette di petto di pollo
succo di mezzo limone
2 cucchiai di olio d'oliva extravergine
un cucchiaio di miele di castagno
semi di sesano e sale q.b.

PREPARAZIONE
Tagliare i petti di pollo a strisce di circa 1-1,5 cm nel senso della lunghezza. In una ciotola unire il succo di limone, l'olio, il sale e il miele ed emulsionare con uan forchetta, quindi immergere le strisce di pollo nella marinata e mescolare bene. Lasciare riposare per almeno mezz'ora, quindi infilzare le strisce di pollo su degli spiedini (se di legno, immergere prima gli spiedini in acqua, per non fargli bruciare durante la cottura) dando forma di "S" e rotolare gli spiedini nei semi di sesamo. Cuocere su una griglia o bistecchiera ben calda per 3-4 minuti su un lato e altrettanti sull'altro. Irrorare con la marinata avanzata durante la cottura, per mantenere la carne morbida e succosa.


INSALATA DI AVOCADO E CROSTINI

INGREDIENTI
per 2 persone
mezzo cespo di insalata iceberg o lattuga
1 avocado maturo
2 cucchiai di parmigiano gratuggiato
2 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
il succo di mezzo limone
2 cucchiai d'aceto di vino bianco o di mele
1 pizzico di sale e pepe
due fette di pane casereccio

PREPARAZIONE
Lavare l'insalata e spezzettarla grossolanamente con le mani. Pelare l'avocado e rimuovere il grosso nocciolo centrale, quindi tagliarlo a cubetti. In una ciotola capiente mescolare olio, aceto, sale, pepe, limone e parmigiano per formare il dressing per l'insalata, quindi unire l'avocado e mescolare bene, poi aggungere l'insalata e mescolare di nuovo. In una padellina antiaderente mettere un filo d'olio d'oliva e appena caldo aggiungere il pane casereccio precedentemente tagliato a cubetti. Fare saltare per un paio di minuti finchè è ben abbrustolito, quindi passare su un foglio di carta assorbente e condire con un pizzico di sale. Sistemare l'insalata nel piatto e decorare con i crostini di pane, che formano un contrasto croccante piacevolissimo!

COUS COUS DI VERDURE

INGREDIENTI
per 2 persone
120 gr di cous cous precotto
mezza melanzana
mezzo peperone
8 pomodorini pachino
1 carota
1 zucchina
basilico o altra erba aromatica a piacere (ad es. maggiorana o menta o coriandolo)
2 cipollotti o mezza cipolla piccola
olio, sale, pepe e succo di limone q.b.

PREPARAZIONE
Preparare il cous cous come indicato sulla confezione: in genere si bolle dell'acqua con un pizzico di sale e un cucchiaio d'olio, quindi appena bolle si versa sul cous cous, posto in una ciotola capiente, e si lascia riposare per alcuni minuti finchè raddoppia il suo volume, poi si sgrana con una forchetta e si scola l'acqua in eccesso, se presente.
Intanto ridurre tutte le verdure, lavate e pulite, a piccoli dadini uniformi. In una grossa padella riscaldata versare 3 cucchiai di olio d'oliva e appena caldo unire i cipollotti, seguiti dalle carote e poco dopo dalle melanzane. Fare saltare per pochi minuti e aggiungere le zucchine, regolare di sale. Solo se necessario, aggiungere un paio di cucchiai di acqua calda. A cottura quasi ultimata aggiungere i pomodorini. Le verdure devono essere cotte ma restare croccanti, non spappolate! A questo punto versare il cous cous nella padella insieme alle verdure e fare saltare il tutto insieme per altri 2 o 3 minuti circa. Versare in una ciotola, condire con un filo d'olio, limone e pepe a piacere e servire caldo o freddo.

NOTE:
Le verdure con cui si prepara il cous cous possono variare a piacere e si possono anche aggiungere altri ingredienti come striscioline di carme o tocchetti di pesce, curry o qualsiasi altro ingredienti che la vostra fantasia vi suggerisce... questa è la versione più semplice! Io per servirlo l'ho fatto appena intiepidire e l'ho messo con un cucchiaio in una ciotolina, premendo bene, poi l'ho rovesciato sul piatto ottenendo l'effetto "a cupoletta" che è pittosto carino da vedere!