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Torta svedese ai frutti di bosco

Questa è una torta semplice e molto veloce da preparare, l'unica raccomandazione perchè abbia successo è che bisogna amare la panna montata e non bisogna farcirla troppo in anticipo, l'ideale è avere 5 minuti per farcirla proprio prima di portarla in tavola e consumarla poi in giornata, perchè con il tempo la panna perde freschezza e consistenza!



ingredienti:
per la frolla
250 gr farina 00
125 gr burro freddo a dadini
1 uovo sbattuto
50 gr zucchero a velo
per la crema e la decorazione
600 gr i frutti di bosco misti freschi (more, lamponi, ribes, mirtilli ecc.)
400 ml panna fresca
3 cucchiai di zucchero a velo
4 meringhe grandi

preparazione:

Preparare la frolla amalgamando gli ingredienti a mano o con il mixer da cucina, lavorandoli in fretta e quanto basta per ottenere una palla omogenea, non lavorarli troppo altrimenti la pasta sarà poco friabile e dura. Far riposare la frolla in frigorifero per minimo mezz'ora (se avete qualche ora o potete prepararla il giorno prima, anche meglio!), poi stenderla con il mattarello in un disco altro circa mezzo cm, imburarre uno stampo per crostate e foderarlo con la frolla premendo bene sui lati ed eliminando l'eccesso di pasta, quindi bucherellare il fondo con una forchetta e mettere in freezer per 30 minuti.
Riscaldare il forno (statico) a 180°C, togliere la torta dal freezer, coprirla con carta forno e riempire la tortiera con fagioli secchi o riso (serve per non far gonfiare la torta!) e infornarla per 10 minuti. Quindi eliminare fagioli o riso e carta forno e cuocere per altri 15 minuti circa o finchè non è di un bel color biscotto.
Intanto che la torta si raffredda, prepariamo la crema: montare a neve la panna con lo zucchero, a parte schiacciare o frullare due cucchiai di frutti di bosco, aggiungere questo composto alla panna mescolando delicatamente per non smontarla e aggiungere anche le meringhe sbriciolate grossolanamente con le mani. Conservare la crema in frigorifero fino al momento di servire la torta. Al momento di servire, spalmare la crema sulla base della torta con un cucchiaio o una spatola, adagiare sopra i frutti di bosco lavati e ben asciugati e spolverare con zucchero a velo.

Paella 10 e lode!

 Il titolo parla da sè: questa paella è da 10 e lode! La ricetta viene dal nuovo libro dello chef Jamie Oliver (questo) ed è assolutamente fantastica... l'ho fatta per la primissima volta oggi ed è una di quelle ricette che se semplicemente fai tutto quello che c'è scritto seguendo alla lettera, è già perfetta senza bisogno di modifiche o variazioni per renderla più gustosa! E' un piatto unico meraviglioso, non troppo costoso nè complicato, che è perfetto per una cena tra amici... tutti saranno sazi e soddisfatti e voi farete una figurona!!

ingredienti 
(per 6 persone)
- 250 gr salsiccia di maiale (normale o piccante)
- 300 gr di lonza di maiale
- 1 peperone verde
- 1 peperone rosso
- 1 cipolla
- 5 spicchi d'aglio
- 1 lattina di pomodori pelati (consiglio i ciliegini)
- un mazzetto piccolo di prezzemolo fresco
- 300 gr di riso per risotti (arborio o carnaroli)
- 1 kg di cozze e vongole miste
- 350 gr di calamari
- 1 litro di brodo (di pollo o vegetale)
- 20 gamberi
- 150 gr di piselli (vanno bene quelli surgelati se non ci sono freschi)
- 1 vasetto di peperoni grigliati sott'olio
- 1 limone
- 2 bustine di zafferano
- sale, pepe, olio d'oliva

preparazione:
Il mio consiglio per cucinare senza stress questo piatto è di preparare tutti gli ingredienti puliti e affettati su tanti bei piatti, pronti per essere suati. Altrimenti rischiate di non fare in tempo a prepararli se iniziate a cucinare senza averli tutti pronti, e sbagliare i tempi purtroppo rischierebbe di rovinare il piatto, avendo il riso magari scotto e appiccicoso o il pesce duro e gommoso! o_O
Quindi per prima cosa mettere a bollire il brodo, intanto in una ciotola raccogliete la cipolla e i peperoni tagliati a cubetti, i gambi del prezzemolo tritati e l'aglio tritato finemente (sembra tanto, lo so, ma alla fine non si sente e lascia solo un buon gusto, fidatevi!). Poi tagliate la salsiccia a bocconcini di circa 3 cm l'uno e la carne di maiale a pezzettini piccoli, di circa 2 cm e mettetele insieme in un piatto.
Poi puliamo il pesce: i gamberi vanno sgusciati quasi tutti (lasciatene 1 a testa intero per guarnire) eliminando la testa, il guscio, le zampe e la coda (mettete da parte questi "scarti" per fare un fumetto di pesce che potrete poi congelare e usare per insaporire primi e secondi a base di pesce!). I calamari vanno tutti puliti (si staccano i tentacoli, si toglie l'osso trasparente dalla sacca, si passa il coletto di piatto sulla sacca per fare uscire le viscere, si toglie la pelle scura dalla sacca, si lava il tutto, si elimina il becco e si tengono solo i tentacoli) e tagliati ad anelli.
Cozze e vongole vanno messe parecchie ore prima (anche la sera prima) in acqua fredda salata e l'acqua va cambiata 3 o 4 volte per eliminare la sabbia che uscirà, poi le cozze vanno pulite strappando via la barbetta che fuoriesce lateralmente e poi si grattano con una paglietta d'acciaio. I peperoni sott'olio vanno tagliati a cubetti.
Ok, ora si comincia!
Prendete la padella più larga che avete, coprite il fondo con uno strato sottile di olio d'oliva e quando è caldo mettete la carne, fatela rosolare per una decina di minuti e quando la salsiccia inizia a buttare fuori il suo grasso, aggiungete le verdure (peperoni, aglio, cipolla e prezzemolo) e mescolate bene, a fuoco medio lasciate cuocere mescolando ogni tanto per circa 10 minuti, aggiungete o zafferano, una bella macinata di pepe e il sale. Quando le verdure sono tenere aggiungete i peperoni sott'olio e il riso. Fatelo tostare per qualche minuto mescolando bene, poi aggiungete i pomodori (potete schiacciarli con una forchetta se sono grossi) e tutto il brodo. A questo punto dovrà cuocere senza coperchio a fuoco medio per circa 15 minuti, però non abbandonate la pentola ma continuate ogni tanto a dare una bella mescolata in modo che tutto il riso sia sempre sommerso dal brodo e si insaporisca e si cuocia in modo uniforme. Nel frattempo apriamo cozze e vongole. Il libro dice di farlo direttamente nella pentola del riso, ma a me non pare una buona idea perchè si sa che capita sempre di trovare qualche conchiglia che non si apre o che contiene sabbia e non vogliamo rovinarci così tutto il piatto, no?? Quindi prendiamo una bella padella, mettiamoci un filo d'olio e appena è caldo tutte le cozze e vongole ben lavate e scolate dall'acqua. Mettiamo subito il coperchio e dopo 5-7 minuti togliamo il coperchio e controlliamo se si sono aperte... altrimenti aspettiamo ancora qualche minuto e appena sono aperte, spegniamo il fuoco. Ne teniamo circa metà con il guscio e all'altra metà togliamo il guscio e le mettiamo tutte da parte. Eliminiamo tutte quelle che non si sono aperte perchè probabilmente sono guaste.
Dopo i 15 minuti di cottura del riso, che sarà ancora molto al dente, aggiungiamo nella paella i gamberi e i piselli, mescoliamo bene e aspettiamo 5 minuti; quando i gamberi sono belli rosa, agigungiamo cozze e vongole e i calamari ad anelli, assaggiamo e regoliamo di sale e pepe. Se è troppo asciutto, aggiungiamo brodo o acqua calda e cuociamo per altri 5 minuti (non di più o i calamari diventa gommosi). Per finire, spruzzare con il succo di mezzo limone, e spolverare con il prezzemolo tritato, mescolare bene, aggiungere qualche spicchio di limone ai bordi del tegame e servire subito ben caldo... tradizionalmente si porta in tavola tutta la padella, si mette al centro del tavolo e tutti si servono a volontà! BUON APPETITO!! :)

note:
Salsiccia: ufficialmente andrebbe usato il chorizo crudo, se lo trovate... meglio per voi! La nostra salsiccia comunque è un ottimo sostituto.
Carne di maiale: nella ricetta originale si dice di usare"pancia di maiale senza pelle" ovvero della pancetta fresca e non salata. Io ho usato la lonza perchè avevo quella e perchè è meno grassa.
Gamberi: i gamberi surgelati vanno benissimo, però cercate di comprare quelli non precotti... si riconoscono perchè NON sono rosati ma grigi, che è il normale colore dei gamberi quando sono crudi! Diventano rosa con il calore della cottura.
Verdure: potete usare atre verdure a piacere, nella ricetta originale ci sono i fagiolini al posto dei piselli ma si possono anche aggiungere altre verdure a piacere come ad esempio le zucchine.

La mia nuova torta preferita!

La mia nuova torta preferita è la torta alle noci e cioccolato! Non è buona... di più! All'interno è friabile, non troppo dolce, e grazie al burro si scioglie in bocca invece di fare il triste effetto "chewing-gum" di alcune torte lievitate troppo asciutte... all'esterno la poesia della glassa al cioccolato fondente si sposa con la croccantezza delle noci spezzettate, e in un attimo... è l'estasi dei sensi! ;)
Adesso asciugate la bava e preparate gli ingredienti perchè questa torta è semplicissima e alla portata anche dei principianti, vediamo come si prepara!



ingredienti
185 gr di burro a temperatura ambiente
95 gr di zucchero di canna
2 uova intere
185 gr di farina autolievitante
90 gr di noci sgusciate e tritate nel mixer
3 o 4 cucchiai di latte
per la glassa:
20 gr di burro
125 gr di cioccolato fondente

preparazione:
Preriscaldate il forno a 180°C, in modalità statica.
In una terrina mettere il burro ammorbidito (non fuso!) e lo zucchero di canna e montate con le fruste elettriche per circa 5 minuti, vogliamo ottenere un composto morbido, chiaro, soffice e ben montato. Successivamente aggiungete un uovo, frullate per alcuni secondi per farlo amalgamare bene quindi mettere anche il secondo uovo e frullate di nuovo fino ad avere colore e consistenza inuforme. Adesso aggiungete metà della farina (a occhio) e 60 gr di noci tritate insieme a 3 o 4 cucchiai di latte e mescolate con il cucchiaio per fare amalgamare il tutto. Quando sarà amalgamato, aggiungete il resto della farina e mescolate ancora con il cucchiaio per farla tutta assorbire dall'impasto. Se fosse necessario potete aggiungere ancora un paio di cucchiai di latte, ma mescolando con energia i grassi del burro dovrebbero essere sufficienti per assorbire bene la farina. Vogliamo ottenere un impasto solido e spugnoso, non liquido e troppo morbido.
Imburrate i lati di una tortiera a cerchio apribile piccola (circa 20-22 cm) e stendete sul fondo della carta forno, poi rovesciate l'impasto nella tortiera e con un cucchiaio o una spatola stendetelo bene e livellatelo con cura. Infornate sul rispiano medio del forno e cuocete per 35 minuti. Provate quindi la cottura inserendo uno stecco di legno al centro, se esce asciutto e senza tracce di impasto appiccicato al legno, la torta è cotta. Toglietela da forno e dopo 5 minuti potete sformarla e metterla a raffreddare su una gratella.
Intanto preparariamo la glassa: fare sciogliere a bagnomaria il cioccolato fatto a pezzettoni, mescolando finchè non è ben sciolto. Toglietelo dal fuoco quindi e aggiungere il burro, mescolando per farlo sciogliere ed ecco pronta la glassa, bella lucida e omogenea. Mettere la torta (sempre sulla gratella) su un ripiano e sotto alla gratella ponete della carta forno o d'alluminio per non sporcare tutto, quindi rovesciate la glassa al centro della torta e usando una spatola o un coltello con la lama piatta stendetela bene su tutta la torta, anche sui lati, lasciando sgocciare l'eccesso sulla carta sottostante. Cospargete subito i 30 gr di noci spezzettate rimasti sulla torta, così si attaccheranno al cioccolato ancora morbido. Lasciate riposare per circa un'oretta, finchè la glassa si sarà solidificata abbastanza e poi... preparatevi alla goduria!!

note:
Per sciogliere il cioccolato è meglio la bagnomaria che metterlo direttamente nel pentolino sul fuoco, perchè potrebbe bruciare facilmente... se decidete di fare così, tenete la fiamma bassissima e usate un pentolino con il fondo spesso e mescolate di continuo.
Se non avete la farina autolievitante, va bene anche quella normale 00 a cui aggiungerete un paio di cucchiaini da caffè di lievito per dolci.

l'idea in più: 
Potete realizzare questa torta anche sostituendo le noci con altra frutta secca, ad esempio nocciole o mandorle tostate e potete realizzare la copertura anche con il cioccolato bianco, a piacere.

Cannoli siciliani (con ricetta di un eccellente cuoco nero milanese!)

I cannoli siciliani sono stati una rivelazione: una di quelle cose che sembrano difficilissime, le vedi e pensi "chissà che casino fare queste cose... meglio che li compro già fatti!" il che sicuramente non fa una piega... se abiti in Sicilia, vicino ad un'ottima pasticceria artigianale! Ma se abiti in Brianza, a circa 1200 km dalla più vicina pasticceria artigianale sicula... ecco, può risultare un po' scomodo! ;-)
E quindi mi sono cimentata e... sorpresa! E' semplice e veloce! Ecco il risultato... che ne dite?


ingredienti:
per la pasta
150 gr farina 00
30 gr strutto
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaino di cacao
1/2 cucchiaio di aceto 
2 albumi
mezzo bicchierino di marsala

per la crema e guarnizione
500 gr di ricotta di pecora fresca
200 gr di gocce di cioccolato fondente
200 gr di cedro candito (a piacere anche altro tipo)
pistacchi al naturale e zucchero a velo per guarnire
olio d'arachidi per friggere e cilindri di inox per formare i cannoli

preparazione:
Si comincia preparando la pasta: setacciare la farina in un recipiente, al centro versare tutti gli altri ingredienti per la pasta ma senza mettere tutto il marsala insieme, se ne aggiunge poco alla volta finchè la consistenza della pasta non è giusta: morbida ma non troppo appiccicosa. Impastare a mano (si può usare anche l'impastatrice, volendo...), formare una palla di impasto liscia, morbida e uniforme e quindi avvolgerla nella pellicola trasparente e lasciarla riposare in frigorifero per circa un'ora.
Intanto preparare la crema: setacciare la ricotta, unire lo zucchero e mescolare, se la consistenza è troppo dura si può aggiungere un goccio di latte. Unire il cioccolato e i canditi, mescolare e riporre in frigorifero.
Dopo il riposo, stendere la pasta aiutandosi con il mattarello su un piano ben infarinato. Ritagliare dei quadrati di pasta e avvolgeri in diagonale sui cilindri metallici, premendo bene con le dita nel punto in cui le punte si sovrappongono, affinchè non si aprano in cottura quando si gonfieranno. Friggere in abbondante olio caldo, girandoli su tutti i lati (io li ho fritti uno alla volta, sono pronti molto in fretta!) e porli a scolare su carta assorbente. Rimuovere i cilindri quando sono freddi.
Mettere la crema alla ricotta in un sac a poche o siringa da pasticcere con la bocchetta piuttosto larga e liscia, e farcire uno ad uno i cannoli. Guarnire con un pistacchio alle due estremità e spolverare di zucchero a velo prima di servire!

note:
i cilindri per cannoli in acciaio inox sono un articolo che non è facilissimo trovare, io ho deciso di comprarli online ma per questa volta li ho fatti in versione usa e getta artigianale! ;) Basta della carta forno e delle vaschette in alluminio usa e getta, ovviamente non è un'idea mia bensì presa da un geniale blog, che vi linko, dove trovate la spiegazione con foto:
http://ilfogolar.blogspot.com/2009/03/stampo-per-cannoli-casalingo.html

E infine, ultimo ma non per importanza, tutto il merito per la buona riuscita di questa ricetta va al grandissimo Maurizio Santin, pasticcere e chef milanese di grandissimo talento e simpatia che è il mio guru in materia di dolci! Ecco il video della preparazione di questi fantastici cannoli, vedendoli fare capirete quanto sia in realtà semplice prepararli: http://www.youtube.com/watch?v=zRQFy-ZuJs4
Vi assicuro che anche se la ricetta è di uno chef milanese, i cannoli sono stati testati a casa mia da palati siciliani doc e hanno preso una votazione di 11 su una scala da 1 a 10! ;-)

Torta paesana

... o torta di pane o torta nera che dir si voglia!
Questo è un dolce tipico della mia zona, ma credo si trovi in numerose varianti in tutta la regione. Viene chiamata da noi "torta paesana" perchè tipicamente veniva preparata dalle donne per il giorno della festa del patrono del proprio paese. E' una torta povera, che si fa con il pane raffermo avanzato dai giorni precedenti. Non pretendo assolutamente di dire che la mia versione è la migliore, o quella originale... è un tentativo ridicolo quello di affermare qualcosa del genere per quelle ricette così tipiche e tradizionali che sono rpesenti nel territorio da centinaia di anni in mille varianti diverse, ogni famiglia ha il suo segreto e la sua tradizione... io vi presento quella che faceva la mia bisnonna e che adesso fa mia madre! Ovviamente loro mettono gli ingredienti "a occhio", ma questa volta ho aiutato mia madre a pesare tutto per poter dare una ricetta con dosi ben precise!



ingredienti:
300 gr pane raffermo (io uso tipo francesine o ciabatta, comunque di grano tenero)
120 gr zucchero semolato
200 gr amaretti secchi
1 litro di latte
250 gr di uvetta sultanina ammollata in acqua tiepida e strizzata
40 gr pinoli
40 gr burro fuso
1 bicchierino di cognac
125 ml di caffè espresso forte e non zuccherato
70 gr cacao amaro in polvere
200 gr cioccolato fondente in gocce o sminuzzato grossolanamente
1 uovo intero sbattuto

preparazione:
La preparazione di questa torta richiede un riposo degli ingredienti prima della lavorazione e una cottura abbastanza lunga, quindi consiglio di prepararla sempre un giorno prima! Per prima cosa prendete il pane raffermo e fatelo a pezzi grossolani con le mani, ponetelo in un recipente capiente insieme allo zucchero e agli amaretti, anch'essi sbriciolati grossolanamente schiacciandolo tra le mani e unite il latte. Con un cucchiaio mescolate bene il tutto e schicciate il pane per fare assorbire il latte e assicurarsi che tutto il composto sia bene inzuppato nel liquido. Coprire e lasciare a temperatura ambiente a riposare per almeno 4 ore. Volendo, si può preparare la sera e lasciare tutta la notte a riposo per procedere con la cottura della torta il mattino successivo.
Dopo il riposo, il composto sarà molto morbido e si potrà facilmente passarlo, usando un passaverdure con il setaccio a maglie larghe. Raccogliete tutto il composto (in effetti a questo punto non avrà un bell'aspetto... ma abbiate fede, migliorerà!!!) in un recipiente capiente, aggiungete l'uvetta ben sciacquata e strizzata, i pinoli, il burro fuso, il cognac, il caffè, il cacao amaro, il cioccolato fondente e  l'uovo sbattuto. Mescolate tutto per bene, poi prendete una tortiera piuttosto capiente (la mia è da 30 cm), imburratela e infarinatela e travasate l'impasto nella tortiera livellandola con un cucchiaio.
Mettete la torta nel forno preriscaldato a 160°C e ventilato e cuocetela per almeno 90 minuti. Trascorsi i 90 minuti, pungetela al centro con uno stecco di legno: se esce pulito, è cotta altrimenti proseguite la cottura e controllatela ogni 15-20 minuti. La cottura dipende da quanto è stato assorbito il latte dal pane e dal tipo di pane usato, quindi potrebbero volerci anche un paio d'ore! Spegnete quindi il forno e lasciate la torta dentro finchè non si sarà raffredato. Si conserva per diversi giorni in frigorifero (sempre se dura... a casa mia in due giorni restano solo le briciole!!), ma va mangiata a temperatura ambiente.

Cupcake farfalla

La domenica è giorno di dolci e golosità... ma cosa ci si può inventare quando il frigorifero piange e il supermercato è chiuso? Io mi sono buttata su questi cupcakes farfalla, delle tortine morbidissime e golose, ripiene di panna e marmellata, dalla preparazione facilissima! Il giorno dopo sono ancora buone se conservate coperte con pellicola trasparente, ma sono delizione ancora tiepide. Sono anche un'alternativa ottima alla classica merendina confezionata, se c'è qualche mamma che legge...! ;)



ingredienti:
(per 16 cupcakes in pirottini da cm 8)
185 gr farina autolievitante
125 gr burro morbido a temperatura ambiente
160 gr zucchero semolato
2 uova
per decorare: panna montata e marmellata a piacere o nutella o altro...

preparazione:
Preriscaldare il forno a 180°C, mettere i pirottini di carta nello stampo per muffins.
Radunare tutti gli ingredienti per l'impasto in un ciotola e frullare con le fruste elettriche alla minima velocità per amalgamare il tutto, poi aumentare la velocità gradualmente e continuare a mescolare finchè l'impasto non diventa liscio, chiaro e gonfio. A questo punto mettere un cucchiaio di impasto in ogni pirottino, riempiendolo per circa 2/3. Infornare sul ripiano medio del forno per 30 minuti circa o finchè non diventa dorato. Togliere dal forno e lasciare raffreddare su una gratella.
Appena sono tiepidi, si possono farcire: la farcitura è a piacere, si può montare un po' di panna o usare una crema chantilly o pasticcera o altro e abbinarla a confettura o nutella. Io ho usato panna montata e per metà dolcetti ho abbinato marmellata alla fragola, per l'altra metà della nutella.
Per realizzare le ali delle farfalle è sufficiente prendere un coltellino appuntito e tagliare via una fettina a forma di cerchio dalla sommità delle tortine, quindi tagliare a metà la fettina. Si riempie lo spazio rimasto con panna, si dispone al centro un pochino di marmellata e quindi si appoggiano le due metà della punta della tortina un po' inclinate, per fare le ali della farfalla.
Spolverare a piacere con zucchero a velo (io purtroppo l'avevo finito!!) e servire appena tiepido o freddo!

nota:
in assenza di stampo per muffins, si possono tranquillamente realizzare lo stesso questi dolcetti usando dei semplicissimi stampini usa e getta in alluminio. Inserire il pirottino negli stampini e poi infornare il tutto, il risultato è assicurato purchè pirottino e stampini siano della stessa misura altrimenti, se gli stampini sono troppo grandi, il dolce crescerà in larghezza invece che in altezza e otterrete dei dolci comunque buoni ma dall'aspetto basso e largo invece che alto!

Pane alle olive

Il caldo ha finalmente allentato la sua morsa e io non vedevo l'ora di riaccendere il forno! Inaugura la stagione autunnale con una ricetta semplice di pane con le olive. Faccio il pane da diversi anni, ma devo ammettere che le maggior soddisfazioni derivano dalla mia adorata planetaria che mi permette di fare il pane molto bene e senza fatica! Tuttavia potete fare il pane anche a mano, come ho sempre fatto io d'altra parte prima dell'avvento di questa meravigliosa macchina, purchè abbiate voglia di usare i muscoli! ;-)

ingredienti:
(per 6 panini)
400 gr farina 00
100 gr farina integrale
25 gr lievito di birra fresco
250 ml latte tiepido
500 gr olive verdi snocciolate
1 cucchiaino raso di sale fino
1 cucchiaino di malto

preparazione:
Mettete nella ciotola della planetaria (o in una ciotola capiente se farete il pane a mano) il lievito di birra sbriciolato con le dita, aggiungete circa un terzo del latte tiepido e mescolate con una forchetta per farlo sciogliere, quindi aggiungete le due farine setacciate insieme, il malto e il resto del latte e impastate. Se usate la planetaria, impastate a bassa velocità con l'apposito gancio per circa 10 minuti. Quando l'impasto è ben lavorato, bisogna aggiungere il sale e le olive (denocciolate e ben scolate dal loro liquido). Inizialmente sembrerà difficile far incorporare il tutto alla massa ben solida dell'impasto ma lasciando lavorare la macchina al minimo, si amalgameranno benissimo. Le olive verranno sminuzzate in maniera grossolana dal gancio, quindi non serve tagliarle prima. L'impasto potrebbe diventare un po' molle a causa del liquido rilasciato dalle olive, in questo caso aggiungere gradualmente qualche cucchiaio di farina 00. La consistenza è giusta quando l'impasto si stacca dalle pareti del recipente e non rimane appiccicato alle mani.
Prendere una ciotola molto capiente, ungerla leggermente d'olio e porvi l'impasto. Coprirla quindi con della pellicola trasparente e porla nel forno spento a riposare per due ore. In estate è sufficiente che il forno sia spento e chiuso per proteggere l'impasto da sbalzi di temperatura e correnti d'aria. In inverno per aiutare la lievitazione, accendo per circa 30 secondi il forno a 100°C, poi lo spengo, provo con la mano la temperatura interna dell'aria nel forno e appena sento che è leggermente tiepido (ma non caldo!) inserisco la ciotola.
Dopo due ore, il volume sarà almeno raddoppiato, a quel punto siamo pronti per il reimpasto.
Prendete l'impasto e rovesciatelo su un ripiano infarinato. Con le mani lavoratelo rapidamente per sgonfiarlo e suddividetelo in porzioni uguali di peso che formeranno i panini. Io ne ricavo sei, ma potete anche fare dei panini più piccoli (tipo tartine) e ricavarne 12. La cosa importante è che siano tutti uguali altrimenti la cottura non sarà omogenea o dovrete fare infornate diverse per i panini di uguale forma e peso (potete aiutarvi con una bilancia per suddividere l'impasto).
Ora date la forma desiderata ai panini: io prendo ogni pezzetto, lo riduco ad una striscia larga circa 10 cm e lunga 20 e la arrotolo su se stessa a forma di cilindro, poi con le mani la faccio rotolare avanti e indietro sul ripiano per farla diventare più piatta e lunga, come una salsiccia, avendo cura di premere poco al centro e di più alle estremità. Verranno fuori dei panini come nella foto qui accanto. Disponeteli sulla teglia da forno, su carta da forno infarinata, avendo cura di lasciare spazio perchè lieviteranno ancora raddoppiando circa il loro volume. Coprite con un canovaccio pulito e ponete nel forno, sempre spento. Dopo circa 60-90 minuti vedrete che i panini hanno raddoppiato le loro dimensioni, a quel punto togliete delicatamente il canovaccio e accendete il forno a 200°C. Il pane deve cuocere per circa 30-40 minuti, diventando dorato. Quando mancano circa 5 minuti, giratelo con una paletta e fatelo asciugare bene anche sul fondo.
Sfornate e ponetelo su una gratella per farlo raffreddare (non su un piatto, l'aria deve circolare anche sotto al pane altrimenti la condensa lo renderà umidiccio sul fondo!), quindi gustatevelo tiepido o freddo, da solo o farcito!



note:
La farina integrale non è indispensabile, se preferite potete usare solo farina 00 oppure aggiungere al posto della farina integrale quella di manitoba, che aiuta a spingere la lievitazione.
Le olive possono naturalmente essere anche nere, oppure si possono usare ingredienti diversi per ottenere una variante alle noci, ai fichi eccetera! In ogni caso, questi ingredienti vanno sempre aggiunti alla fine dell'impasto per non frammentarli troppo.
Per chi impasta a mano, la lavorazione va fatta inizialmente in una ciotola capiente e dopo su un piano infarinato. La pasta va lavorata per circa 5 minuti con energia per risvegliare i lieviti, solo dopo i primi 5 minuti si può aggiungere il sale e le olive e quindi la lavorazione deve continuare per altri 10 minuti buoni... se avete un uomo in casa, è ora di fargli provare le gioie dell'arte culinaria! Altrimenti consolatevi: alla fine avrete le mani così morbide e liscie che neanche dopo una seduta di manicure... il lievito fa miracoli! :-)